Una donna per sperare

Alessandro Pronzato, Una donna per sperare, Gribaudi, Torino 1978.

Tu che coltivi l’illusione di vivere la fede, prova ad aprire queste pagine. Vi farai un incontro che turberà profondamente le tue certezze. L’incontro con una donna che ha avuto il coraggio che a noi sempre manca: scendere nell’intimo di sé, prendere atto che l’amore di Dio ci sommerge e che a tale amore non si può che rispondere in totalità,in abbandono. Pensa: una donna abituata gli agi e a una vita brillante, poco alla volta si spoglia di tutto, di sé e delle sue ricchezze, e ritrova l’abbondanza della vita nel farsi cuore per ogni tormento, abbraccio per ogni sofferenza, culla per ogni orfanità, pane per ogni bocca, sorriso per ogni tristezza. La dama di un tempo si fa mendicante. La signora si fa serva. Siamo nel cuore più vero del Vangelo. Ma entriamo nel mistero del Vangelo quando M. Teresa Michel c’insegna a far fiorire il deserto, a compiere le opere di Dio. La sua lezione è semplice: non serve altro che preghiera e sconfinata, rigorosa, assoluta fiducia nella Provvidenza e nelle Sue promesse. M. Teresa, al termine di queste pagine, ti balza incontro e ti chiede: «Etu?» Una donna per sperare, ella sì. Ma non per uno sperare vago e confortevole. Non per sperare che facciano gli altri, chiamato a divenire speranza. La strada la sai, ora: non ti resta che percorrerla senza più voltarti indietro.

rfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-sliderfwbs-slide