Cade il 2 febbraio, esattamente 40 giorni dopo il Natale.
La Candelora è una antica festa che la religione cattolica ha dedicato alla presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme.
Raccontata dal Vangelo di Luca e istituita nel 946 da papa Gelasio, le è stato dato questo nome perché, in questo giorno, si benedicono le Candele, simbolo di Cristo “luce del mondo e delle genti” come viene chiamato Gesù dal vecchio profeta Simeone.
La ricorrenza, che apre il cammino verso la Pasqua, celebra anche la Purificazione della Vergine Maria per ricordare quando, per ‘rispettare’ la legge ebraica, la madre di Gesù si recò al Tempio di Gerusalemme, quaranta giorni dopo la sua nascita, per offrire il suo primogenito e compiere il rito della sua purificazione.
Secondo la legge di Mosè, infatti, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi.
Anticamente questa festa, che veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo l’Epifania), era molto sentita dai fedeli, oggi sembra essere quasi dimenticata.
Oggi si celebra la Giornata della Vita consacrata, che richiama l’importanza per la Chiesa di quanti hanno accolto la vocazione a seguire Gesù da vicino sulla via dei consigli evangelici.
Con il Battesimo tutti noi cristiani siamo consacrati al Signore. E testimonianza di questa consacrazione dev’essere fatta in ogni momento della nostra vita e in ogni rapporto con il prossimo così come avvenne nella presentazione di Gesù al Tempio.
In special modo i fratelli uniti nel Signore, i religiosi, sono tutti chiamati a darne testimonianza. Essi sono particolarmente chiamati a portare la Speranza nel Signore nei luoghi più oscuri e nei cuori più sfiduciati.