La Festa della Repubblica italiana si celebra, come ogni anno, il 2 giugno, per ricordare il referendum con il quale nel 1946 gli italiani furono chiamati a votare per scegliere la forma di governo dell’Italia dopo la fine del fascismo: Repubblica o Monarchia. Oggi il 2 giugno viene celebrato come una festa nazionale, ma all’epoca il clima era tutt’altro che festoso. L’Italia era appena uscita dalla Seconda guerra mondiale e il voto si svolse tra le macerie dei bombardamenti alleati e quelle delle demolizioni dei nazisti in ritirata, con centinaia di migliaia di italiani ancora sparsi per i campi di prigionia in tutto il mondo, intere province sotto governo militare straniero e un clima che sembrava vicino a quello di una guerra civile. Alla fine gli italiani scelsero la Repubblica, con 12.718.641 voti contro i 10.718.502 della Monarchia.
Mattarella: “Simbolo di libertà e democrazia”
“Va ricordato che in ogni ambito libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti – afferma Mattarella – con chi punta a creare opposizioni disseminate fra le identità, con chi fomenta scontri, con la continua ricerca di un nemico da individuare, con chi limita il pluralismo”.
“Soltanto la via della collaborazione e del dialogo permette di superare i contrasti e di promuovere il mutuo interesse nella comunità internazionale”, aggiunge sottolineando anche come le ultime elezioni europee siano state “un grande esercizio di democrazia”.